Test eiaculazione precoce
È tra i disturbi più comuni della sfera sessuale, con una diffusione in termini percentuali
tra gli uomini italiani in continuo aumento. Parliamo dell'eiaculazione precoce,
una patologia quanto mai attuale e che, sebbene comporti un comprensibile imbarazzo anche nel parlarne, non deve essere sottovalutata o trascurata.
Quando si può parlare di eiaculazione precoce?
Riferire al proprio andrologo di fiducia le circostanze o la frequenza con le quali accade di eiaculare
in maniera troppo prematura è il primo passo da compiere verso la risoluzione del problema!
Non esistono in realtà, come ovvio, delle tempistiche “standard” da prendere come valori di riferimento.
C'è chi considera tempi compresi tra 1 e 3 minuti dall'inizio del rapporto vaginale come i limiti,
ma si tratta di dati sotto un certo aspetto molto soggettivi e legati anche alle dinamiche di coppia.
Nel momento in cui la durata diventa motivo di tensioni o ansie, è necessario intervenire seguendo
un approccio multidisciplinare volto a individuare le cause sia di carattere organico che psico-emotivo.
Quali sono le cause dell'eiaculazione precoce?
Le ricerche effettuate negli ultimi decenni hanno dimostrato che statisticamente i fattori di carattere fisico
più incisivi nel determinare un'eiaculazione precoce sono le disfunzioni ormonali, l'infiammazione della prostata, e
patologie del pene quali fimosi, frenulo corto o infiammazioni/infezioni della cute peniena.
Ad individuare e risolvere questa composita eziologia, il consulto con uno specialista andrologo come il
Dottor Aldo Maffucci a Napoli risulta un approccio efficace, e che concorre a ritrovare una serenità che sembrava smarrita.
In questa pagina è possibile effettuare un rapido test di autovalutazione che, attraverso pochi semplici quesiti,
ti permetterà di sapere quanto è probabile che tu soffra di eiaculazione precoce. Iniziamo!
Risultati del test
Le informazioni presenti sul sito www.dottoraldomaffucci.it hanno solo scopo divulgativo
al fine di avvicinare il visitatore paziente al medico. L'esito del test pertanto
non è da ritenersi equivalente all'esito di una visita andrologica da parte di uno
specialista.