I sintomi del basso apparato urinario (LUTS) secondari a patologia benigna della ghiandola prostatica sono molto frequenti e rilevante è l’associazione tra questi e le disfunzioni sessuali (DS) nel maschio.
E’ stato documentato che questa relazione è indipendente da altri fattori di rischio per il deficit erettile come il diabete , le dislipidemie, cardiopatie, tabagismo etc. I LUTS e le disfunzioni sessuali aumentano con l’età, soprattutto dopo i 50 anni.
La difficoltà ad urinare e la frequenza della minzione che in alcuni casi risulta fastidiosa se non dolorosa, sicuramente complicano la vita del maschio. Considerando che la maggioranza dei maschi rimane sessualmente attiva anche dopo i 70 anni e che la sessualità rimane una componente fondamentale della qualità della vita, si può facilmente affermare come è decisamente importante intervenire terapeuticamente e quanto prima possibile per evitare una cronicizzazione dei disturbi urinari.
Recentemente si è potuto notare anche un fatto molto singolare.
Pazienti che assumevano farmaci per il deficit erettile , registravano anche un miglioramento dei disturbi urinari.
Si è andato avanti con gli studi e si è potuto documentare che addirittura gli stessi farmaci per la terapia dell’impotenza possono direttamente agire migliorando i disturbi urinari. Il meccanismo è complesso ma sicuramente uno degli effetti della pillola contro l'impotenza è il rilassamento del canale uretrale e quindi una minore difficoltà ad emettere le urine. Non conosciamo ancora tutti i potenziali effetti positivi delle molecole utilizzate per la terapia orale della impotenza ed ogni giorno se ne scopre qualcuno nuovo. Sono lontani i tempi del timore alla prescrizione. Ciò nonostante la sua somministrazione va sempre consigliata dallo specialista e soprattutto monitorata per ottimizzarne quanto più possibile gli effetti benefici.